Alcuni spunti di riflessione dai soci della NA
L’abbattimento del teatro italiano a Tirana
La nostra amica Arta Musaraj si è a ragione doluta con noi per l’abbattimento del teatro italiano a Tirana. Il teatro Kombetar, costruito nel 1938 dall’architetto Giulio Berté. Molti speravano che il presidente bloccasse questa iniziativa, dopo le manifestazioni di numerosi artisti e cittadini di Tirana. La demolizione viene realizzata nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2020. Un video allegato de Le Iene allegato alla e.mail di Arta ha mostrato le pareti che cadevano, le macerie che si ammucchiavano. Perché questa decisione? Perché privare il centro storico dell’ultimo significativo monumento rimasto? Da allora molti media ne hanno dato notizie, chi più chi meno ricordandolo come un complesso teatrale unico, elegante, pregevole. Al suo posto, si prevede, andrà un nuovo teatro fiancheggiato da alte torri, dove potranno trovare sede, probabilmente, banche, un centro commerciale e chi sa cos’altro. Certo si è che non da oggi in Albania abbiamo assistito a vari scempi in nome di una becera modernità, episodi teoricamente gestiti da una sinistra socialista che a molti appare tutt’altro che una sinistra: l’Albania non è il solo paese ad aver fatto questa esperienza.
Tra gli oppositori, segnaliamo un antropologo e cantastorie italiano, Mauro Geraci, che è anche un collega dell’Università di Messina, che molto si era adoperato per scongiurare questo rischio, che ha scritto diverse ballate su questo teatro. Che teme che se ne parli ora per dimenticarsene più in fretta:
“Tutti a scriver del teatro
Mauro Geraci
Già sepolto e che vuoi fare
Volta pagina e tra poco
Tanto tutti andremo al mare.”
Leggiamolo, ascoltiamolo, per non dimenticare : http://www.geracicantastorie.it
[20 maggio 2020]